La World Biogas Association ha tenuto la sua conferenza annuale a Luglio in Gran Bretagna e durante i lavori ha presentato un nuovo rapporto intitolato “Il Potenziale Globale del Biogas”.
In questa ricerca la WBA ha identificato il potenziale di intercettazione di vari tipi di rifiuti su scala globale che possono essere usati per il processo di digestione anaerobica e produzione di biogas.
Per coloro che non conoscono il settore del biogas è bene spiegare di cosa si stratta; è un gas ottenuto dalla fermentazione di sostanze biodegradabili come scarti di rifiuti organici, fanghi dalla depurazione delle acque nere, letame di animali e alcune coltivazioni agricole. Quando questi cominciamo a marcire dentro un contenitore chiuso (un digestore anaerobico) i batteri che consumano i rifiuti emettono un gas. Catturando questo gas possiamo bruciarlo per produrre elettricita’, calore, gas da cucina e anche carburante per le automobili e i camion.
Queste tecnologie sono mature e l’Italia è uno dei paesi al mondo con maggiore sviluppo del settore. Nel mondo oltre 130,000 impianti industriali esistono e decine di milioni di piccoli impianti operano soprattutto in Cina e India dove le comunità agricole usano il gas per le cucine e per produrre luce nella aree più remote.
La WBA ha dunque indagato su.
a. Quanti di questi rifiuti sono attualmente catturati e usati per produre biogas
b. Quanto possiamo realisticamente credere di intercettare nel 2030 e nel 2050
c. Quanto energie e calore potremo generare di conseguenza
d. E quanto è la potenziale di abbattimento delle emissioni di gas ad effetto serra
La WBA ha creato un modello matematico assai complesso per generare dati credibili; infatti l’Agenzia Internazionale dell’Energia ha chiesto di usare il modello per supportare le loro previsioni future segno che il modello è credibile. La WBA è anche disposta a condividere il modello con enti interessati.
I risultati sono sorprendenti. Malgrado i progessi degli ultimi 20 anni, l’industria del biogas ha realizzato soltanto il 2 % del suo pontenziale a livello mondiale, e quindi ha un enorme possibilità di crescita davanti.
La WBA ha poi misurato quanto di ciascun tipo di rifiuti o di produzione agricola potremo pensare di intercettare secondo la geografia e tipologia del materiale; fino al 30% e 50% di letame animali, scarti di cibo e acque da depurazione potrebbero essere catturati e trasformate in biogas per il 2030 e 2050 respettivamente. Per la produzione agricola, per non incidere negativamente sui prezzi alimentari, soltanto il 7% di terreni agricoli nelle aree più aride sono idonei per la produzione di biogas.
Considerando queste stime l’industria del biogas potrebbe produrre energia sufficiente per ridurre le emissioni globale di gas ad effetto serra di ben 12%, poche altre industrie possono vantare simile risultati. Mentre la WBA stima che il materiale che esce da processo (conosciuto come digestato) potrebbe sostituire ben il 6% dei fertilizzanti artificiali usati nel mondo oggi. Nei paesi più aridi questo digestato ha un valore quanto l’energia perché contiene molto acque e nutrienti fantastici per uso agricolo
La WBA chiede ai Governi di introdurre una serie di misure per accelerare la trasizione verso un maggior impiego della tecnologia per la produzione di biogas. Queste comprendono l’eliminazione degli enormi sussidi attualmente dati all’industria petrolifera che ammontano a una somma incredibile: il 6.5% dell’economia mondiale. Eliminando questi incentivi sarebbe possibile rendere le
energie rinnovabili più competitive. Altre misure comprendono la raccolta differenziata degli scarti organici e il loro trattamento per produrre biogas (tutti i paesi Europei avranno l’obligo della raccolta separata della frazione organica entro 2023); obbligare le imprese a registrare gli scarti organici che producono; e dare alcuni aiuti finanziari laddove necessari alla realizzazione di nuovi impianti.
Il rapporto è disponibile sul sito www.worldbiogasassociation.org